Una revisione sistematica mostra come lo yoga abbia effetti positivi sui sintomi della depressione, i disturbi del sonno, l’ADHD e la schizofrenia Ancora lo yoga.
MEDICINA NATURALE 28/01/2013 - UNA MOLTITUDINE DI VANTAGGI, ANCHE A LIVELLO PSICHIATRICO
Ancora notizie positive per l’antica pratica orientale conosciuta in tutto il mondo. Secondo una revisione sistematica pubblicata qualche giorno fa su Frontiers in Psychiatry, infatti, lo yoga produrrebbe effetti benefici anche sui principali disturbi psichiatrici. Nello specifico, i ricercatori statunitensi del Duke University Medical Center hanno analizzato oltre 100 studi sullo yoga, focalizzando l’attenzione su sedici di questi ad alta qualità, per valutare gli effetti dello yoga su disturbi psichiatrici come la depressione, la schizofrenia, l’ADHD (la sindrome da iperattività e deficit di attenzione), problemi e deficit cognitivo, i disturbi del sonno e i disturbi alimentari. Lo yoga nell’ultimo decennio ha visto una diffusione globale maggiore rispetto agli anni passati, passando da pratica avvolta di un’aura mistica e riservata a “pochi” a un metodo aperto a tutti per ritrovare equilibrio e benessere. «Tuttavia, lo yoga è diventato un fenomeno culturale così che è diventato difficile per i medici e pazienti riuscire a differenziare legittime attribuzioni dalle campagne pubblicitarie – scrivono gli autori – Il nostro obiettivo è stato quello di esaminare se gli elementi di prova corrispondevano a quanto promesso».
I risultati dell’analisi hanno permesso di scoprire che vi erano benefici derivanti dall’esercitare lo yoga per tutte le malattie mentali incluse nella revisione, eccezion fatta per i disturbi alimentari e i problemi di cognizione che, in questo caso, erano inclusi in studi i cui risultati erano carenti o non significativi. Il dottor P. Murali Doraiswamy, professore di psichiatria e medicina presso il Duke University Medical Center e principale autore dello studio, ha spiegato che le prove scientifiche emergenti a sostegno dei benefici che lo yoga apporterebbe nei confronti dei disturbi psichiatrici sono molto promettenti.
La revisione mette altresì in evidenza come lo yoga non solo possa aiutare a migliorare i sintomi, ma può anche avere un ruolo basilare nella prevenzione delle malattie mentali stress-correlate. Studi sui biomarcatori (o marker) hanno infine dimostrato che lo yoga può influenzare elementi chiave del corpo umano che si ritiene svolgere un ruolo nella salute mentale in modo simile a quello dei trattamenti con farmaci antidepressivi e la psicoterapia. Tra i diversi studi analizzati, uno ha suggerito come la pratica yoga agisse in positivo sui neurotrasmettitori, le infiammazioni, lo stress ossidativo, i lipidi e i fattori di crescita. «La ricerca di migliori trattamenti, anche non basati sui farmaci, per soddisfare le esigenze olistiche dei pazienti è di fondamentale importanza e chiediamo vi sia una ricerca più approfondita sullo yoga come una priorità a livello mondiale – ha sottolineato Doraiswamy – Se la promessa dello yoga sulla salute mentale fosse stata trovata in un farmaco, sarebbe il farmaco più venduto al mondo». Secondo i ricercatori, tra i tanti benefici associati alla pratica dello yoga, oltre a migliorare la salute mentale, vi è il vantaggio di meno effetti collaterali, un costo relativamente basso, la possibilità di accedervi aperta in genere a tutti e anche il miglioramento della forma fisica. Tuttavia, gli autori fanno anche notare che mentre i risultati sono promettenti, questi devono essere visti come preliminari per tutti gli studi sullo yoga condotti fino a oggi, poiché sono costituiti da piccoli campioni. Maggiore e più rigorosa ricerca si rende quindi necessaria prima che la pratica dello yoga possa essere applicato per aiutare i pazienti con disturbi mentali.
Foto: ©photoxpress.com/Hannes Eichinger